
Abbiamo scelto questa immagine così colorita per spiegare una cosa tanto fondamentale quanto spesso dimenticata in odontoiatria: la terza dimensione conta!
Bisogna avere una visione a 360° intorno al principe William per capire che non sta mostrando il dito medio alla folla. Analogamente, bisogna poter “ruotare” a 360° intorno alle strutture anatomiche che osserviamo durante le nostre terapie per vedere TUTTO: un dente del giudizio che si trova a ridosso del nervo; un canale da trattare durante la devitalizzazione di un dente che, poiché è sovrapposto al canale adiacente, non si vede in una normale radiografia; un osso necessario al posizionamento di un impianto che “sembra sufficiente” nell’ortopanoramica ma, benchè abbia altezza adeguata, in realtà non è abbastanza spesso; infine, anche se sono evenienze alle quali non vogliamo pensare, una neoplasia in fase iniziale che si nasconde, in una radiografia normale, in mezzo a strutture anatomiche contigue ritardando la possibilità di una diagnosi precoce…
Le conseguenze di una visione inadeguata, quale quella offerta dalle radiografie tradizionali, le puoi immaginare:
– il canale “dimenticato” perché non visibile nella radiografia bidimensionale fa sviluppare un granuloma che fa fallire la cura canalare (ovviamente quando ormai il dente è incapsulato e ci hai speso un bel po’ di soldini, perché le radiografie classiche sono un po’ “cieche”, ma la sfortuna ci vede benissimo…)
– il dente del giudizio del quale non era stata valutata adeguatamente la vicinanza al nervo ti lascia il labbro e la lingua addormentati per qualche mese
– l’impianto posizionato in un osso qualitativamente e quantitativamente scarso viene “rigettato” da lì a poco (in realtà è andato incontro a mancata osteointegrazione o a periimplantite, ma ne parleremo in un altro articolo)
Sono tutti eventi fino a poco tempo fa imprevedibili e –come tali- normali nella pratica clinica; tuttavia ora disponiamo di una tecnologia affidabile e precisa che può sopperire a evenienze considerate “sfortunate” in passato: la cone beam computed tomography (cbct) che ci dà immagini tridimensionali inimmaginabili fino a poco tempo fa: possiamo vedere ciascun millimetro di ciascun dente e dell’osso in sezioni condotte in tutti i piani dello spazio oppure in ricostruzioni 3d ultra realistiche.
Fino a poco tempo fa inviavamo i nostri pazienti presso uno studio radiologico a effettuare questo esame, ma da oggi, nell’ottica di offrire un servizio sempre più completo e di non mandarti in giro per la città a cercare parcheggio, per poi attendere per giorni l’esito dell’esame e portarcelo, ci siamo dotati anche noi dell’apparecchio per effettuare la cbct.
Speriamo che tu ti senta sempre più tranquillo di ricevere sempre le migliori cure con la più avanzata tecnologia disponibile.
Ad maiora!