FAQ IMPLANTOLOGIA parte 2: a che età si possono fare gli impianti?

Sicuramente il paziente molto giovane o molto in là con gli anni si pone spesso una domanda: a che età ci si può sottoporre ad un intervento di implantologia?

La risposta ha a che fare con due aspetti, che rappresentano rispettivamente il limite di “giovinezza” e di “anzianità” del paziente implantare.

Il primo aspetto è costituito dalla crescita e dalla maturazione delle ossa mascellari, all’interno delle quali si collocano gli impianti in caso di edentulia. I processi alveolari, ossia le porzioni più esterne e superficiali dei mascellari in cui, normalmente, sono ospitati i denti, crescono e modificano la propria forma fino ai 18-20 anni. In seguito, per qualche tempo ancora, si retraggono, consentendo la cosiddetta “eruzione passiva”, ossia la scopertura di una porzione maggiore di corona dentaria non per fuoriuscita del dente stesso, ma per abbassamento dell’osso e della gengiva che lo circondano. Quindi, in sintesi, non è consigliabile collocare impianti in pazienti più giovani di 18-20 anni nei settori posteriori (premolari e molari) e di 20-22 anni nei settori anteriori (canini e incisivi).

La domanda legittima è: che si fa nei casi in cui una persona abbia perso dei denti in età tanto giovane da rendere prematuro il posizionamento di impianti? Semplice, si ricorre a soluzioni interlocutorie fino a quando le condizioni consentiranno il posizionamento ottimale di un impianto.

Il secondo aspetto è rappresentato da condizioni locali (a livello del dente o dei denti da rimpiazzare) o sistemiche (attinenti, cioè, la salute generale) che caratterizzano le persone più in là con gli anni. Sebbene sia risaputo che l’anziano ha statisticamente più problemi cardiovascolari o di suscettibilità alle infezioni e che le sue ossa sono meno efficienti in termini di capacità di rigenerazione e, in genere, meno voluminose, in realtà, non esiste un limite di età oggettivo alla riabilitazione implantoprotesica: purché sia ben compensato a livello cardiovascolare, abbia uno stile di vita sano e non abbia gravissime atrofie ossee non trattabili chirurgicamente, anche un 90enne può consentirsi il “lusso” della qualità di vita superiore che una dentatura completa consente.

 

 

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