Se ti sei rivolto per le tue cure dentistiche ad uno studio moderno ed affidabile, è molto probabile che ti sia stata prospettata l’esecuzione delle tue terapie endodontiche, conservative e protesiche con l’ausilio della diga.
Ma che cos’è la diga, e perché sempre più dentisti la usano?
In realtà la percentuale di dentisti che usano la diga è ancora troppo bassa: le statistiche parlano di un 5-10%. Eppure è un ausilio fondamentale, grazie al quale le terapie riescono meglio, hanno una durata nel tempo maggiore e si eseguono più velocemente.
La diga è un foglio di gomma di circa 15 cm x 15 cm, nel quale vengono praticati tanti forellini quanti sono i denti che si intendono isolare; su uno o più denti viene applicato un gancio che tiene fermo il foglio di gomma e quest’ultimo è teso davanti alla bocca del paziente con un telaietto in metallo.
A questo punto, i denti su cui si lavora sono isolati da tutto ciò che può contaminarne la superficie, peggiorare la visibilità e rendere le terapie meno predicibili:
- la saliva, il sangue e il fluido crevicolare normalmente presenti in bocca non possono raggiungere le superfici del dente: le otturazioni avranno una migliore adesione, le devitalizzazioni riusciranno sul serio a sterilizzare i canali, le capsule e le faccette verranno incollate su superfici pulite e asciutte
- i tessuti molli sono protetti da danni accidentali: le guance, la lingua e il palato non rischieranno ferite accidentali
- la visibilità migliora tantissimo: il colore del foglio della diga consentirà di concentrarsi sul dente e di utilizzare sistemi ingrandenti con una resa visiva e cromatica molto migliore
- niente di pericoloso può finire nelle vie aeree e nel digerente: sostanze potenzialmente tossiche come il mercurio delle amalgame e strumenti acuminati come quelli utilizzati nelle devitalizzazioni non potranno oltrepassare questa utilissima barriera.
I vantaggi sono tantissimi, tanto che la diga sembra un’innovazione irrinunciabile… e invece esiste da 150 anni e tantissimi dentisti non la usano.
Ma quali sono le “scuse” per farne a meno? Le più disparate, che vanno da “il paziente non me la lascia mettere” a “faccio più velocemente senza”.
In realtà, una volta apprese le tecniche per posizionarla a regola d’arte, non se ne può più fare a meno. Si tratta di una scelta di coscienza, fatta nell’interesse del paziente e della qualità del proprio lavoro.
Ma vediamo alcune situazioni in cui la diga ci ha consentito, presso il nostro studio, di lavorare molto meglio:
Se hai curiosità o domande sull’uso e sull’utilità della diga non esitare a contattarci:
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